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“Sono un po’ gay”. La confessione dell’attore James Franco

James Franco 1Intervistato dal New York Magazine, James Franco attacca la stampa in merito alla continua e ossessionata attenzione rivolta al suo schieramento sessuale e ammette: “I’m a little gay, voglio dimostrare quanto le definizioni, che oggi si vogliono a tutti i costi usare, siano vecchie ed obsolete”. Nella sua carriera l’attore ha ricoperto il ruolo del personaggio omosessuale in diverse pellicole, citiamo tra tutte le sue interpretazioni quelle di Scott Smith in “Milke”, il poeta Allen Ginsberg in “Grido” e Michael Glatze in “I Am Michael” dove si cala nelle vesti dell’attivista lgbt che rinnega la sua omosessualità diventando un pastore cristiano anti-gay. Pensandoci è curioso che queste sue ultime dichiarazioni escono a cavallo dell’uscita del film “King Cobrade”, scritto e diretto da Justin Kelly, dove il sex symbol interpreta un escort gay e la storia narra della misteriosa morte del produttore di film gay-porno Bryan Kocis. Operazione di marketing o semplice casualità?1862be9333140a43a403cd52e36fb65f
A voi la scelta, visto che le sue ammissioni concludono con quest’affermazione: “Mi piace pensare che sono gay nella mia arte ed eterosessuale nella mia vita, se la definizione si riferisce alle persone con le quali condivido l’intimità, penso di essere etero, ma se riguarda la fedeltà, la sensibilità che c’è in ognuno di noi, allora sì, sono gay e c’è un gay James”.

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