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Rinnovare e ristrutturare casa

Rinnovare e ristrutturare casa grazie agli incentivi, alle detrazioni e al super bonus, diventa meno dispendioso. Da qualche tempo state pensando di dare un nuovo look alla vostra abitazione in modo da creare un ambiente più sano e gradevole da vivere o più semplicemente state cercando una soluzione per risparmiare sulle bollette energetiche e diminuire i costi periodici di manutenzione? Questo è il momento giusto per mettersi all’opera! Tra le altre cose, comunque, non dimenticatevi che rinnovare e ristrutturare casa significa anche aumentare il  valore dell’immobile sul mercato e quindi la possibilità di ricavare più soldi dalla vendita. Vediamo quali prodotti e quali contribuenti rientrano nel Decreto Rilancio pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

ph. Luke Stackpoole

Rinnovare e ristrutturare casa, che cosa c’è da sapere: le condizioni

Il Bonus Casa 2020 interessa principalmente la prima casa e consente di garantirsi una detrazione fiscale del 110%, stesa in cinque anni, delle spese sopportate per lavori di ristrutturazione attuati tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021. È bene sapere che il bonus può essere trasformato in credito d’imposta, usufruendo subito dello sconto fiscale o in alternativa è possibile richiedere direttamente lo sconto all’impresa/fornitore che si occupa dei lavori: in questo caso sarà l’impresa/fornitore a recuperare il danaro tramite apposita modulistica. Attenzione: il decreto parla di prima casa ma tenete presente che se su un immobile condominiale venisse, ad esempio, eseguito un cappotto termico, l’intervento rientrerà nel super bonus del 110% poiché nel condominio non è escluso che ci siano studi professionali, negozi, seconde case… Stesso discorso vale per i condomini minimi, ossia un edificio composto da un numero non superiore a otto condòmini. I condomini che, non avendone l’obbligo, non hanno nominato un amministratore e non possiedono un codice fiscale, possono ugualmente beneficiare della detrazione per i lavori di ristrutturazione delle parti comuni.

Inoltre riguardo alle spese sostenute per interventi di adozione di misure antisismiche, sono previste detrazioni che possono arrivare fino all’85% ed essere usufruite fino al 31 dicembre 2021 (su queste agevolazioni, note come “sisma bonus”, l’Agenzia delle entrate ha pubblicato un’apposita guida).

ph. Rhema Kallianpur
ph. Rhema Kallianpur

Rinnovare e ristrutturare casa: gli interventi agevolati al 110%, cessione del credito e sconto in fattura

Adesso entriamo nello specifico e vediamo quali sono gli interventi che permettono di godere della maxi aliquota. Gli amanti del caldo in inverno e del freddo in estate possono dormire sogni tranquilli giacché gli interventi che riguardano la climatizzazione e prevedono installazione di pompa di calore, impianti ibridi o geotermici con requisiti di alta efficienza energetica, sono ammessi. Così come le caldaie ad alta efficienza e il cappotto termico dell’edificio con un’efficacia superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio stesso. È importante sottolineare che i lavori effettuati devono possedere la garanzia di miglioramento della prestazione di almeno due classi energetiche. A riguardo ciò deve essere dimostrabile attraverso l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) consegnato da un tecnico abilitato che certifica la miglioria prima e dopo l’intervento.

ph. Alexandra Gorn
ph. Alexandra Gorn

Non scordatevi che dal 2018 è stato introdotto l’obbligo di trasmettere all’Enea le informazioni sui lavori effettuati analogamente a quanto già previsto per la riqualificazione energetica degli edifici. Negli interventi sono anche compresi i lavori di recupero del patrimonio edilizio, efficienza energetica, ripristino della facciata sugli immobili sussistenti, installazione di pannelli solari o di finestre termoisolanti, basi per la ricarica dei veicoli elettrici. e Inoltre tenete a mente che i benefici fiscali per i lavori sul patrimonio immobiliare non si esauriscono con la detrazione Irpef; altre significative agevolazioni, infatti, sono state introdotte negli anni. Tra queste, per esempio, la possibilità di pagare l’Iva in misura ridotta e quella di portare in detrazione gli interessi passivi pagati sui mutui stipulati per ristrutturare l’abitazione principale. E ancora: le detrazioni per l’acquisto d’immobili a uso abitativo facenti parte di edifici interamente ristrutturati e quelle per la realizzazione o l’acquisto di posti auto.

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