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Belgian Pride a Bruxelles: 100.000 partecipanti all’evento

Dopo 2 anni di attesa, sabato 21 maggio è tornato il Belgian Pride di Bruxelles, tra gli appuntamenti più importanti su scala mondiale dedicati alla comunità LGBTQ+. L’evento è partito con un’immensa parata arcobaleno tra le vie del centro storico e si è concluso a Mont des Arts con una grande festa e spettacoli dal vivo. Preceduto da 2 settimane di appuntamenti collaterali che hanno trasformato la città in un grande arcobaleno, il Belgian Pride di Bruxelles ha visto l’intervento di un centinaio di delegazioni ed associazioni provenienti da tutto il mondo, per un totale di oltre 100.000 partecipanti. Il tema selezionato per l’edizione 2022 era “open”, un invito ad una maggiore inclusività, attenzione e rispetto per le persone della comunità LGBTQ+.
Tra le città più gay-friendly al mondo, Bruxelles è da sempre un punto di riferimento anche nell’ambito dell’accoglienza turistica legata al segmento LGBTQ+.
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Visit Brussels – dichiara Ursula Jone Gandini, Direttore Italia Ufficio del Turismo di Bruxelles (in foto) – ha un advisor interno dedicato esclusivamente allo sviluppo di eventi e iniziative LGBTQ+ e ha recentemente condotto un’analisi di mercato su scala europea per comprendere le dinamiche evolutive di questo segmento. È assodato che le persone LGBTQ+ sono grandi viaggiatrici, ma non sono un segmento omogeneo: cultura, età, livello di istruzione, reddito e orientamento sessuale generano variazioni significative nei loro comportamenti e nelle loro preferenze. Un mito da sfatare, ad esempio, è che il mercato LGBTQ+ sia necessariamente associato a servizi di fascia alta e di lusso: ci sono viaggiatori LGBTQ+ in tutte le fasce di prezzo”.
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“Le bandiere arcobaleno non sono sufficienti per accogliere la comunità LGBTQ+ – prosegue Gandini – quello che conta è in primo luogo la legislazione e il coinvolgimento diretto di tutto il sistema dell’offerta turistica locale, dagli hotel ai ristoranti, fino alle persone che lavorano a contatto con il pubblico e alle forze dell’ordine, con l’obiettivo di creare un ambiente aperto, inclusivo e sicuro. Puntiamo molto anche sugli stakeholders, dalle associazioni alla stampa di settore, che sono fondamentali per la promozione della destinazione e sono importantissimi anche per aiutarci a modulare l’offerta di eventi e di locali, tenendo in considerazione tutte le sfaccettature e la complessità intrinseca di questo segmento di mercato. Un segmento particolarmente resiliente, che è stato trainante per il leisure in più occasioni, compresa l’uscita dalla pandemia”.
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