“Ce l’abbiamo fatta per le unioni civili, ora possiamo ricominciare”

Matrimonio egualitario, riconoscimento alla nascita dei figli nelle coppie gay e adozioni aperte a single e omosessuali: questi i nuovi obiettivi della senatrice del Pd Monica Cirinnà

La senatrice del Pd Monica Cirinnà, relatrice della legge sulle Unioni civili che porta il suo nome, continua la battaglia a favore della comunità lgbt. I nuovi obiettivi? Il matrimonio egualitario, il riconoscimento alla nascita dei figli nelle coppie gay e le adozioni aperte a single e omosessuali. La donna, intervistata dal quotidiano Repubblica, ammette: “Questa non è una riforma, semplicemente è un’integrazione. Aver dovuto sacrificare il futuro dei bambini nati nelle coppie gay per far passare la legge è stato per me un passo forzato e doloroso. Del resto, nel nostro Parlamento, l’omofobia è ancora un sentimento tutt’altro che nascosto e soprattutto trasversale ai partiti. Eppure – continua la paladina delle unioni civili – l’articolo 3 della costituzione parla chiaro: tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione… Ma così non è”. Lo scopo di questa nuova legge, peraltro già depositata, è di permettere alle coppie gay di poter fare richiesta d’adozione o di poter riconoscere alla nascita i figli naturali.
Anche questa sarà una corsa tutta in salita calcolando che a febbraio si concluderà questa legislatura e dopo l’estate i riflettori saranno tutti puntati sulla manovra economica. Considerando, poi, la campagna elettorale alle porte, forse si potrà parlare più concretamente di questa nuova legge sui diritti civili nella prossima legislatura. Chissà! Molto dipenderà da quale schieramento politico sarà al governo. Quello della Cininnà, comunque, è un percorso che continua imperterrito anche al di fuori dalle classiche sedi politiche e che si manifesta nella quotidianità; lei stessa ha ammesso: “Ho partecipato a decine di cerimonie da Nord a Sud. Un’esperienza umana incredibile. Ho visto coppie anziane “legalizzare” i propri amori coronando il sogno di una vita, donne e uomini vittime di emarginazione e di discriminazioni ritrovare coraggio, persone malate che hanno detto sì in punto di morte. E tanti giovani felici di iniziare una vita insieme”. Quello della Cirinnà è un cammino politico e umano che ha intrapreso anche coinvolgendo la sua famiglia.
Questo è uno degli ultimi post pubblicati sul suo profilo social.

Amore mio, sabato è il nostro anniversario di matrimonio, abbiamo sempre festeggiato con un breve viaggio romantico, con una cenetta, con un regalino a sorpresa. Quest’anno ti propongo di festeggiare in maniera diversa, di festeggiare insieme a migliaia di persone, di famiglie, di coppie innamorate: andiamo insieme sabato al Roma Pride! Ci svegliamo presto portiamo i cani a correre, coccoliamo i nostri gatti con qualche leccornia, poi prendiamo il treno fino a Roma Termini. Pensaci: per noi eterosessuali il matrimonio è spesso un esito desiderato, ma anche scontato, dopo una lunga storia d’amore…come lo è stato per noi! Trovo importante, significativo, direi … “rivoluzionario” festeggiare il nostro anniversario di matrimonio con chi ancora è escluso dal matrimonio egualitario e può solo suggellare un patto d’amore con l’unione civile! Per ottenere la Legge abbiamo sofferto tanto insieme, e lo so che non è un risultato da poco, ma comunque non è abbastanza !! Andiamo al Roma Pride per affermare con la nostra presenza di “coppia privilegiata” che l’Italia sarà civile solo quando il matrimonio e le adozioni saranno un diritto/dovere per tutti, quando tutti gli amori, tutte le famiglie e tutti i bambini saranno finalmente uguali. Sarà sicuramente una magnifica giornata d’amore!

Per chi non lo sapesse sabato 10 giugno Monica Cirinnà e suo marito Esterino Montino si sono presentati mano nella mano al Pride di Roma. Questa è la figura del politico che ci piace: il politico che oltre a fare i fatti, ascolta, si ferma e scende in piazza per supportare e star vicino ai suoi cittadini.