Intervista alla drag queen più irriverente e frizzante d'Italia
Chi è la Wanda? E soprattutto in cosa si differenzia da Diego? Quanto c'è di Diego in Wanda e quanto di Wanda in Diego?
Wanda e Diego sono due facce di una stessa piccola medaglia. Ma perfettamente opposte. In entrambe c'è una piccola parte dell'altra, ma sono perfettamente bilanciate. Diciamo inoltre che Wanda spesso dà voce ai veri pensieri di Diego. Ma ci sono cose che da drag posso dire risultando ironica. Se le dicessi da Diego rischierei il linciaggio!
La Wanda Gastrica: curioso come nome. Da dove nasce?
Per anni sono stata Felicia Swarowsky, un nome che mi avevano dato degli amici, ma in che realtà non ho mai amato. Poi un'altra drag barese adottó il nome Felicia e per fortuna ebbi un motivo valido per cambiarlo. Nacque così Wanda come omaggio alla Osiris e Gastrica come omaggio alla mia proverbiale acidità.
Raccontaci un po' la tua storia professionale. Quando è nato il personaggio?
Il personaggio è nato casualmente in un villaggio turistico in Umbria. Per sostituire una ragazza in una commedia ho ricoperto un ruolo femminile. Il mio capo animatore ed il pubblico mi hanno trovato convincente e da allora mi sono stati affidati sempre e solo ruoli femminili.
Lino Banfi, Checco Zalone, La Wanda: Puglia terra di artisti?
Più che altro fucina di drag: in tutta Italia decine di drag pugliesi imperversano e spesso ricoprono anche ruoli di un certo livello. Apprezzo Zalone e riconosco il valore di Banfi anche se devo a lui una vita difficile a causa del suo modo di parlare un pugliese che detesto da sempre.
I tuoi attuali impegni lavorativi?
I miei impegni lavorativi mi portano in tutta Italia da sempre. Dal martedì dell'ExecutiveG di Milano ai mercoledì genovesi del ClaQueen, dai venerdì de La Madre di Torino ai sabati e l'estate torrelaghese del Mamamia. Per seguirmi conviene visitare spesso le mie pagine su fb.
Certo che essere sempre con la valigia pronta non aiuta a crearsi una “famiglia”, relazioni stabili. Come vive una professionista come te la quotidianità e gli affetti?
Malissimo! L'unico affetto vero e sincero è quello del mio cagnolino Fluffer e dei miei tanti amici. Lato sentimentale e sessuale sono una spina nel fianco fa sempre. Non è facile accettare i miei ritmi, il mio lavoro e la popolarità derivata.
E la tua famiglia? Non dirmi che La Wanda è diventata amica di mamma…
I miei genitori sono stati tra i miei primi fans. Agli inizi gli abiti che indossavo li rubavo a mia madre, ora dopo anni è lei che fruga nei miei armadi. Sono sempre stati orgogliosi del mio cammino e della pulizia e professionalità con la quale svolgo il mio lavoro. Ed io sono sempre stato orgoglioso di loro.
Una cosa che La Wanda si è pentita di aver fatto? E di non aver fatto?
Mai nulla! Mi sono sempre lanciato in mille cose ma ho fatto tesoro di tutto. Anche e soprattutto delle esperienze negative. Rifarei tutto, anche gli errori. Forse in alcuni casi avrei dovuto stare un po' di più il pugno di ferro, ma è un lato che caratterialmente mi appartiene poco quindi va comunque bene così.
Il tuo sogno nel cassetto?
Arrivare in TV. In Puglia ho condotto un programma per alcuni anni su una rete regionale, adesso mi piacerebbe fare un salto un po' più grande. Inoltre riprenderei volentieri a lavorare in radio e quando sarò un pochino più anziano di sicuro tornerò a fare teatro.
Immaginati a condurre un programma tv: A chi ruberesti il posto?
Marcuzzi, Ventura, D'Urso. Amo la conduzione in generale e ho degli interessi eclettici. Ma il podio più alto sarebbe Sanremo! Sono un Sanremo dipendente da sempre!
Tutti i personaggi dello spettacolo hanno una stella di riferimento a cui si sono ispirati: la tua qual è?
Ci sono tantissime artiste che amo ma sono una spugna nei confronti di chiunque. Anche una drag in erba può farmi scaturire un idea geniale che poi rielaboro in base al mio personaggio e faccio mia. La Wanda ha una sua identità molto precisa oramai, quindi non riuscirei a ricollegarla a nessuna in preciso.
C. U.