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ITALIA, ed è subito WEDDING TOURISM

L’Italia? Il Paese più bello del mondo! A dirlo non siamo noi italiani – anche se un po’ di sano spirito patriottico non guasterebbe – bensì il numero crescente di stranieri che sempre più spesso non solo decidono di trascorrere le vacanze sulla nostra penisola, ma scelgono questa terra come cornice per i loro matrimoni. Ecco che il fenomeno del wedding tourism nel belpaese, anno dopo anno, incalza e registra cifre in continuo rialzo proiettando lo stivale del mondo tra le principali marketplace del settore. I numeri non mentono: secondo un’indagine della JFC, società di consulenza turistica e marketing territoriale, i 7.147 matrimoni stranieri celebrati in Italia nel 2017 hanno generato 385 milioni e 830mila euro di fatturato. Sono rosee anche le stime per il 2018: si parla di un aumento pari al +6.8%, traducibile in 7.633 celebrazioni.
Sono moltissimi gli specialisti del settore wedding planner e le agenzie qualificate estere che propongono pacchetti esclusivi per matrimoni da sogno dal gusto made in Italy, particolarmente attratti dalle bellezze che contraddistinguono la nostra terra ci sono gli inglesi, gli americani e i russi seguiti dai giapponesi, dagli irlandesi e dagli arabi. Le destinazioni più ambite, richieste e amate al momento risultano essere Firenze e la Toscana in generale, a ruota seguono la Costiera Amalfitana, il Veneto, Como con il suo affascinante lago e la Puglia. Non da meno il profondo sud con le sue isole: sono, infatti, la Sicilia, la Campagna e la Sardegna le regioni che continuano a registrare importanti e crescenti richieste.
Le location più in voga sono le dimore d’epoca che con il loro fascino e la loro storia conquistano il 20,4% delle preferenze. Distaccati di qualche punto percentuale troviamo i casali e gli agriturismi (18,6%) – famosi per essere perfetti focolari di serenità e di amore famigliare – seguono gli alberghi e relais (13,3%), i castelli e le fortezze (10,6%). mentre i piccoli borghi si accingono a diventare i capostipiti dei prossimi trend per gli anni a seguire. L’Italia è particolarmente amata per la sua storia millenaria, le sue bellezze culturali, il suo fascino, il romanticismo (non a caso i miti di Giulietta e Romeo e di Renzo e Lucia resistono ancora e continuano a fruttare parecchi milioni di euro) e il cibo; ecco perché il turismo legato al wedding è, a tutti gli effetti, un altro mezzo con il quale possiamo promuovere il nostro bellissimo territorio ed è un modo che ci permette non solo di allungare i tempi di permanenza dei turisti, ma ci offre l’opportunità di far conoscere al meglio la cultura, la storia, l’artigianato e l’enogastronomia che ci contraddistingue. L’obiettivo comune deve ed è solo uno: sostenere le piccole e medie imprese proiettandole nell’evoluzione dell’internazionalizzazione sostenendo le opportunità commerciali attraverso l’offerta del nostro artigianato di eccellenza. Per far questo è necessario promuovere l’attività d’incoming: pacchetti completi da proporre al mercato esterno volti a coinvolgere, far crescere e divulgare le caratteristiche offerte da una nostra determinata area o località.
Tra l’altro il matrimonio internazionale è un eccellente canale per fidelizzare turisti e accrescerne quindi i flussi. Da diverse indagini incrociate è emerso che il 25% di chi si sposa in Italia torna per festeggiare il primo anniversario, il 47,6% delle coppie ritorna dopo due o tre anni, mentre il 12,4% dopo oltre cinque anni. Ma c’è di più: ben il 90% delle coppie straniere che si sono promesse amore eterno da noi consiglia ad amici e parenti l’esperienza.
Non neghiamolo, ad aiutare quest’ascesa ci sono i vip internazionali che hanno scelto l’Italia come location per il loro matrimonio, contribuendo a far accrescere il desiderio d’imitazione. Le nozze delle celebrity hanno fatto sognare centinaia e centinaia di coppie nel mondo, tra le più conosciute citiamo George Clooney e Amal Alamuddin che con le loro nozze hanno portato a Venezia mezza Hollywood; degne di nota anche la cerimonia blindatissima tra Tom Cruise e Katie Holmes che si sono sposati al Castello Odescalchi di Bracciano.
e ancora Justin Timberlake e Jessica Biel che per il lieto evento hanno noleggiato un intero resort, Borgo Egnazia, in quel di Fasano in Puglia o le nozze dell’attore premio Oscar Colin Firth che ha sposato Livia Giuggioli a Città della Pieve, in Umbria.
L’elenco non termina di certo qui, ma per concludere citiamo le nozze gay degli attori Neil Patrick e David Burtka che (simbolicamente) si sono detti sì al Castello di Procopio sul Monte Tezio con tanto di elicotteri utilizzati come mezzi di trasporto per gli sposi e gli invitati.
Secondo l’ISTAT, l’Italia rimane la meta ideale sia per i matrimoni civili (33% delle celebrazioni) che per quelli religiosi (34%) o simbolici (32%). Poi ci sono anche le coppie miste o d’italiani che vivono all’estero che scelgono di tornare nel loro capoluogo di nascita per festeggiare insieme alla stirpe d’origine l’incoronamento del loro sogno.
Per gli stranieri il wedding made in Italy è un mix introvabile di buon cibo, di buon vino, d’arte, di cultura e di panorami mozzafiato; ma tra le altre qualità che difficilmente si trovano in altre nazioni spiccano il calore umano, l’amore per la famiglia e lo stile assolutamente inimitabile di noi italiani.

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