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Relazione duratura? Merito del vaso della gratitudine!

Tre vocali e tre consonanti formano una di quelle parole che impariamo fin dalla tenera età, ma che nel corso della vita usiamo sempre pochissimo: grazie. A furia di utilizzare così raramente questo termine crediamo e diamo per scontati e dovuti molti comportamenti quotidiani, ma non è così. Una qualsiasi buona azione o una gentilezza nei nostri confronti merita di essere accentuata e riconosciuta come un gesto d’amore e di rispetto. Voi ringraziate abbastanza il vostro coniuge? No!? Allora dovete immediatamente correre ai ripari. Procuratevi un vasetto in vetro trasparente di medie dimensioni, personalizzatelo insieme al vostro partner senza esagerare in modo che sia visibile il suo interno (tra qualche riga capirete il perché), ponetelo in un angolo della casa ben in vista e di passaggio. Ecco, avete appena creato il vostro esclusivo vaso della gratitudine e ora non vi resta che riempirlo, giorno dopo giorno, con ringraziamenti sempre diversi. Come? Ogni volta che ricevete una cortesia o volete ringraziare il vostro compagno, scrivetegli un breve e sintetico bigliettino e riponetelo nel vaso della gratitudine. Il messaggio può contenere ringraziamenti dovuti a piccole cortezze quotidiane tipo: grazie per aver portato fuori il cane, aver lavato i piatti, buttato la spazzatura, preparato la cena, stirato la camicia; oppure può aver a che fare con riconoscenze legate ai sentimenti come: grazie per avermi perdonato, per essere stato comprensivo, per avermi lasciato l’ultima parola, per avermi tirato su il morale, per starmi vicino… Insomma ci sono mille motivi per dire grazie!
Quali sono i benefici di un vaso della gratitudine? Molteplici! Ad esempio: le coppie che stanno affrontando un momento di scontro dove la comunicazione verbale è difficile per una questione caratteriale o perché ogni discussione finisce per diventare uno scontro, questo singolare vasetto consente di tener aperto il dialogo attraverso la scrittura e permette di spiegare all’altro le vostre ragioni e il motivo per il quale vi siete comportati in quel determinato modo, o più semplicemente può contenere un messaggio di pace. Quando la situazione è stabile, invece, si trasforma in un’espressione d’affettuosità volta a rimarcare l’attenzione sulla persona amata. Scoprirete ben presto che quest’atipico vasetto di marmellata vuoto, ripulito e imbellito, diventerà rapidamente un solido amico della relazione perché non solo vi aiuterà ad instaurare un maggior dialogo, ma vi permetterà di scoprire e apprezzare meglio chi vi sta vicino. Ovviamente il vaso della gratitudine, all’occorrenza, può trasformarsi in un caratteristico messaggero d’intesa, del sorriso o di qualsiasi cosa possa servire alla coppia per far capire all’altro quanto ci teniamo a lui.  È importante alimentare quotidianamente il vaso della gratitudine in modo da far diventare questa prassi un appuntamento fisso nella coppia. in fondo bastano pochi secondi e qualche parola, ma ciò che “ritorna” nel rapporto è impagabile. Provare per credere.
Per i messaggi, se siete in due, potete tranquillamente usare dei foglietti bianchi; mentre se in casa siete molti di più è consigliabile che ogni persona scelga un colore e quando qualcuno vedrà nel contenitore un messaggio della tonalità prescelta saprà che la nota nel recipiente è a lui interessata/dedicata. In alternativa ogni componente può avere il suo vasetto personale magari personalizzato con il suo nome, l’importante è che tutti i contenitori siano disposti nello stesso posto e in vista. Il vaso della gratitudine è “imparentato” con il vaso della felicità creato da Elisabeth Gilbert, scrittrice americana, diventata famosa per “Mangia, prega, ama”, libro da cui è stato tratto un film di grande successo. L’autrice su Facebook scrive: “Il vaso della felicità è un esercizio che porto avanti da diversi anni e consiste nell’annotare su un pezzo di carta il momento più felice di quel giorno, ci metto la data, piego il pezzo di carta e lo infilo nel vaso. Quando sto attraversando un periodo no della vita, mi siedo sul divano ed estraggo casualmente dei fogliettini dal barattolo. È stupenda – continua la donna – la sensazione che mi dona ricordare momenti gioiosi dei giorni trascorsi. I bei ricordi riaffiorano e così anche il sorriso. Non esiste alcuna regola, potete annotare qualsiasi cosa vi ha portato gioia come un incontro inaspettato, una cena romantica, una serata con gli amici, un’emozione, una notizia particolare, una preghiera…”.
Vi piacciono entrambe le idee? Volendo potete fare tutte e due le cose, in questo caso però sarebbe opportuno avere due contenitori differenti, giusto per non fare confusione. Il primo potrebbe essere il contenitore di transito del messaggio (vaso della gratitudine) e il secondo il suo contenitore nel tempo (da aprire nei momenti più difficili). Il biglietto potrebbe contenere sia il pensiero di gratitudine sia il pensiero allegro della giornata. A voi la scelta. Diciamo che il vaso della gratitudine è strettamente legato alla coppia, mentre quello della felicità è un ricordo personale che racchiude un’emozione più intima e soggettiva.
Le coppie più birichine e quelle più timide possono creare anche il vaso “dell’eros” dove al suo interno ogni membro della coppia può far conoscere al proprio partner alcune sue piccanti fantasie che vorrebbe condividere e sperimentare con il proprio amato.
E voi di che “vaso siete”?

Relazione duratura? Merito del vaso della gratitudine!

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