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Fiori d’arancio: perché sono sinonimo di matrimonio?

Sono tante, troppe, le volte che ci limitiamo a seguire la tradizione senza conoscere il perché di certi riti e usanze e per questo motivo in questo spazio abbiamo deciso di far un po’ di chiarezza su alcuni usi e costumi inerenti al matrimonio. In questo numero abbiamo deciso di parlarvi dei fiori d’arancio. in quanti sanno perché sono sinonimo di matrimonio? Tra leggende e storia, ecco chi si contende quest’antico segreto. Si racconta che in occasione delle nozze di Zeus ed Era, la dea Terra portò in dono agli sposi un albero d’arancio. Zeus fu fin da subito affascinato dai fiori e dal profumo di questa pianta e ordinò alle Esperidi, le figlie di Atlante e della Notte, di custodire gelosamente il prezioso arbusto nel loro leggendario giardino.

Colpita da questo gesto la dea Terra fece in modo che i frutti di quella pianta fossero tondi e di color arancio/rosso come il Sole, in onore di Apollo, figlio di Zeus, custode per l’appunto della Stella madre. Da quel momento in poi i fiori d’arancio, tanto cari alle divinità, furono usati dai mortali per rendere omaggio al padre degli Dei. Si narra anche che il re di Spagna ricevette in dono da un’incantevole e misteriosa fanciulla un alberello di arancio. Il sovrano s’invaghì della donna che però sparì immediatamente. Per mantenere vivo il ricordo di quest’incontro il sovrano dispose che l’arbusto fosse immediatamente trapiantato nel giardino del castello in modo da poter godere della vista e del profumo della pianta in ogni istante del giorno e della notte.

Sistemato nella zona più soleggiata, la pianta si mise a crescere in modo smisurato diventando l’orgoglio del reale. Un giorno, un ambasciatore di passaggio chiese al re un ramoscello di questa pianta d’arancio, ma ricevette un secco no. L’uomo però non si diede per vinto e previo ricompensa domandò aiuto al giardiniere di corte. Lo scambio prevedeva un ramoscello dell’ambita pianta in cambio di 50 monete d’oro. Il giardiniere acconsentì perché con quei soldi finalmente avrebbe potuto offrire alla figlia la dote necessaria per garantirle un matrimonio di tutto rispetto con il ragazzo altolocato che la giovane amava, ma che per via della sua condizione e posizione economica non poteva sposare.

Come segno di riconoscimento e di gratitudine il giorno delle nozze la sposa si sistemò tra i capelli un ramoscello di fiori d’arancio perché è proprio grazie a questa pianta che riuscì finalmente a sposare l’uomo che desiderava. Più verosimilmente la tradizione dei fiori d’arancio come simbolo del matrimonio proviene dalla lontana Arabia e sbarcò sulle coste del mediterraneo tra il VII° e il IX° secolo, durante l’invasione dei mori in Sicilia.

Fiori d’arancio: perché sono sinonimo di matrimonio?

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