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Monaco di Baviera: patria di icone del ‘900

5BF8717C15C9586B68DD5029EFB4E4A0F6195A67467699AB63pimgpsh_fullsize_distrSera d'ottobre di questo autunno bizzarro. Partiamo da Catania sommersa da bombe d'acqua simili a uno tsunami, diretti verso Monaco. Sperando in un clima meno tropicale. Più secco, anche se più freddo. Dopo la splendida capitale tedesca, Monaco ci attira per vari interessi. Al di là delle mode turistiche, sappiamo che è una meta a 360 gradi per vacanzieri del Nord d'Italia, che da Verona o da Trento la raggiungono in poche ore. Ma non preoccupa nemmeno chi viene dalla Sicilia, tanto lontana geograficamente. Monaco è ricchissima di tutto: di storia, d'arte e di piacere. Dalla diffusione dello Jugendstil, lo stile che rivoluzionò le arti figurative del primo Novecento, al colpo di Stato di Hitler, dalla leggenda del principe Ludwig di Baviera, folle e immaginifico, Monaco trabocca di fascino. Vogliamo vedere dal vivo ciò che ci offre oggi questa città, capitale della festa della birra e di quant'altro. Del piacere, s'intende. In tutti i sensi. Il cielo sopra Monaco ci piace più di quello di Berlino. I colori sono più accesi.

9DD7E9E679F516BFA20D5B66D99C6EB41FF4A59A95D0D14BA6pimgpsh_fullsize_distrLe persone più cordiali e sorridenti. A tratti ci sembrano quasi mediterranei. Ci perdiamo estasiati tra le vie gay friendly di Monaco fino al coloratissimo Viktualienmarkt. Il mercato più famoso della città, addobbato con zucche dalle tinte calde, in occasione della festa di Halloween. Non ci stupisce vedere coppie gay di uomini e di donne che portano a spasso i loro bambini. Qui vivono sereni, nessuno li critica. In Italia questo farebbe inorridire i bigotti e impazzire i prelati del Sinodo.
Ovunque si ergono campanili dalle meravigliose cupole. Rigorosamente stile gotico. Scrutiamo qua e là, finché la fame ci spinge a cercare un ristorante. Ci incuriosisce una trattoria sulla Reichenbachstraße: “Monaco”. I proprietari sono italiani. Si capisce anche dal menù esposto fuori. Finalmente possiamo parlare la nostra lingua e non sempre l'inglese. Sono accoglienti, sorridono. Ci propongono le loro specialità: Gratin di patate, pappardelle al sugo di cinghiale e tagliatelle con le salsicce, brasato al vino rosso. Non perdiamo l'occasione per deliziarci il palato. Tra musiche italiane e teutoniche, innaffiamo tutto con del buon vino tipico del luogo. Lo Zweigelt.
19A064E65825FEE2976421BA8EA12DFF288BC72AC4E7554ABFpimgpsh_fullsize_distrA Monaco di Baviera, il luogo per eccellenza d'incontro di gay e lesbiche è il Glockenbachviertel che vuol dire “quartiere del ruscello della campana”. Le sue origine risalgono al 1575, quando in una fucina del borgo si producevano campane di ogni tipo. Dopo sanguinosi eventi bellici, nel 1819, diventò un quartiere popolare abitato da artigiani e commercianti che vivevano in modeste abitazioni, spesso fatiscenti.  In seguito fu uno dei quartier generali del nazismo e ritrovo di malavitosi. Oggi è un luogo elegante e modaiolo, in cui lo shopping si mescola con l'arte.55F78666B1DD4F7CC8EEBFA9B2AB4AE868B721A90836A69C0Fpimgpsh_fullsize_distr
Già dal 1950, sebbene vietato dalla legge, iniziarono gli incontri omosessuali fino all'odierna, invidiabile libertà. Vi si trovano numerosi bar, negozi trendy, saune, cruising, discoteche e stravaganti sex-shops. Il culmine del delirio è l'Oktoberfest in cui scorrono fiumi di birra che inebriano i sensi dei bavaresi e dei turisti provenienti da tutto il mondo. Questa città tedesca è una meta assolutamente di primo piano della mitteleuropa.

di Riccardo Di Salvo e Claudio Marchese

 

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